Non è calcio. E' violenza

Non è la cronaca di un fatto accaduto dopo un derby Roma-Lazio, ma purtroppo la denuncia di quanto successo domenica 5 settembre in occasione di una partita "amichevole" tra la nostra formazione Allievi e quella del Boca-Pegaso. All'origine dei fatti, probabilmente, un fallo di gioco che ha innescato un diverbio tra due giocatori. Il nostro allenatore, vista la situazione, ha sostituito immediatamente il ragazzo. Ma il peggio doveva ancora avvenire.

Al termine dell'incontro, il giocatore del Boca ha dapprima apostrofato con tono minaccioso l'allenatore Lame, affermando che avrebbe aspettato fuori il ragazzo con cui aveva discusso per "regolare il conto in sospeso". L'allenatore (adulto ed educatore) ha invitato l'atleta ad abbassare i toni e ad allontanarsi, quando improvvisamente è comparso un adulto che proditoriamente ha colpito con un pugno al volto il nostro vice-allenatore che stava raccogliendo il materiale utilizzato per la gara. A seguito del violento trauma, il giovane aggredito si è accasciato al suolo dolorante, con una evidente emorragia al viso. Ma non è finita qui: il giocatore del Boca, a questo punto, si è anch'egli accanito sferrando calci al torace con le scarpe da calcio. Per fermare l'aggressione è dovuto intervenire l'altro allenatore, che immediatamente ha chiamato le Forze di Polizia e i mezzi di soccorso sanitario.

Tutto ciò è accaduto nella civilissima Bologna una tranquilla domenica mattina, in occasione di un incontro "amichevole" disputato all'interno di un Centro Sportivo Comunale del Quartiere Navile.

Questa è la cronaca dei fatti. Interessanti ed "educative" sono i comportamenti e le decisioni assunti dal Boca e dal Comitato Provinciale della FIGC a seguito del fattaccio.

Abbiamo atteso invano che si facesse vivo un dirigente del Boca per chiedere scusa o, almeno, per sincerarsi delle condizioni di salute del nostro allenatore, prima di fare noi la telefonata per informare che, ovviamente, era scattata la denuncia penale. In più, almeno sino a questo momento, non ci risulta che siano stati presi provvedimenti nei confronti del ragazzo, loro tesserato. Forse è troppo bravo per non farlo giocare…

E la FIGC, promotrice di campagne di stampa milionarie contro la violenza, per il fair play, che stila continuamente documenti per promuovere un gioco "pulito", sportivo, ecc.? Semplice: ha rifiutato di variare la composizione del nostro girone del campionato Allievi (che non era ancora stato pubblicato quando abbiamo avanzato la richiesta), e quindi ci ha invitato a giocare comunque due gare con il Boca, di cui la prima in calendario da lì a pochi giorni.

A fronte di questo atteggiamento autoritario e assolutamente non comprensibile della FIGC, come Polisportiva Lame non potevamo non fare una scelta radicale: ovvero non partecipare alle due partite previste con il Boca. Questa scelta falserà i valori del campionato, forse la Federazione ci somministrerà multe pecuniarie e perdita di punti, ma dopo quanto è accaduto non potevamo subire passivamente comportamenti assurdi, antieducativi, potenzialmente pericolosi motivati da fantomatiche "esigenze organizzative".

Abbiamo assunto queste scelte per coerenza con i valori che guidano il nostro impegno poliennale e volontario per fare crescere un movimento calcistico "pulito" e anche perché ce lo chiedono i nostri soci (ragazzi e genitori) che da anni aderiscono con passione ed entusiasmo alla nostra proposta educativo/sportiva!

Ci piacerebbe che tutto non finisse qui, ma che questo episodio possa essere l'origine di una riflessione più approfondita da parte degli attori che ricoprono un ruolo in questo ambiente giovanile come le società sportive, la FIGC, i genitori, gli allenatori, e gli Enti di Promozione Sportiva.

Noi ci impegniamo fin da ora di informare il maggior numero di persone di quanto accaduto.

Abbiamo bisogno di una netta inversione di rotta, di una nuova assunzione di responsabilità da parte di tutti per provare ad intraprendere il giusto cammino verso un calcio giovanile veramente sportivo dove i risultati e le classifiche siano uno degli obiettivi dell'agire educativo, non l'unico!

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