Prima Divisione, battuta d'arresto
Polisportiva Lame – Hornets Pallacanestro 51-54
(15-11; 22-29; 38-46)
Polisportiva Lame: Scalorbi 11, Bianchi 5, Urso, Stagni 2, Rallo 10, Belli 1, Lombardo 6, Vocino 12, Fantini 4, Cinti Luciani. All.re Corticelli
Inizio teso, entrambe le squadre sono consapevoli dell'importanza della posta in palio e i primi attacchi sono confusionari da ambo le parti. In un'atmosfera da playoff sono i locali a scattare per primi in avanti, 5-0, con un canestro di Nicola Lombardo e la prima tripla di Matteo Scalorbi.
Gli Hornets però non mollano e si riportano immediatamente in parità, con un canestro di Steph Capra e una tripla di Mitch Mengoli. In casa Lame il bomber Scalorbi segna altre 2 triple e al 10' i locali conducono 15-11.
Nel secondo quarto si blocca totalmente l'attacco biancorosso, gli Hornets sorpassano ed in difesa, cambiando sistematicamente sul pick and roll, non subiscono i mismatch. La zona 2-3 dei locali non produce invece i risultati sperati, così come il quintetto con i 4 piccoli, che nelle intenzioni doveva allargare il campo e creare sistematicamente una situazione piccolo vs lungo.
Il primo tempo si chiude 22-29 per gli ospiti, sono solo 7 i punti segnati dalla Polisportiva Lame nel secondo quarto. Il terzo quarto prosegue sulla falsariga del secondo, con i locali bloccati in attacco e gli ospiti che, sulle ali dell'entusiasmo, arrivano fino al 27-40 del 24'.
La partita potrebbe chiudersi su un contropiede ospite, ma un facile layup viene sbagliato e dall'altra parte, guidati da Francesco Rallo, i locali riducono lo svantaggio: 38-46 al 30'. Nell'ultimo quarto l'intensità raggiunge livelli molto alti, la partita diventa una vera battaglia: i locali provano la rimonta, che potrebbe concretizzarsi con la tripla del pareggio a quota 49 a 2'30" dalla fine, ma il tiro esce e sul successivo rimbalzo d'attacco e fallo subito arriva un devastante 0/2 ai liberi (sarà 8/15 alla fine).
Nonostante ciò, grazie ad un pazzesca tripla di Jacopo Bianchi, a 17" dalla fine il vantaggio ospite è di un solo punto, 51-52. Fallo sistematico e 2 liberi per gli ospiti: dentro il primo, fuori il secondo, ma sanguinoso rimbalzo offensivo su schiaffetto provvidenziale di Marchesi: altro fallo tattico ed altri 2 liberi.
Ancora una volta gli ospiti fanno 1/2 e a 7" dalla fine, sul 51-54, c'è il time out Lame per organizzare l'ultimo attacco e tentare il pareggio. La paura per il fallo tattico ospite porta ad una conclusione troppo affrettata, che colpisce tabellone, ferro ed esce: trionfo Hornets, amarezza Lame.
Il commento di Coach Mario Corticelli "Abbiamo giocato contro la squadra forse più forte del campionato, di sicuro quella con il front court più fisico: abbiamo pagato una serata al tiro molto deficitaria (14/46 da 2, 5/19 da 3, 8/15 ai liberi), con un distinguo sul tipo di conclusioni prese: prima tiri molto ben costruiti che sono usciti, poi tiri forzati che, sulla scia dell'ansia creata dai precedenti errori, hanno avuto il medesimo esito negativo. Nonostante questa pessima percentuale voglio sottolineare come la squadra abbia ancora una volta reagito, recuperando 12 dei 13 punti di svantaggio che avevamo ad un certo punto. Si vedeva che avevamo voglia di fare, forse il troppo desiderio ci ha fregato, non permettendoci di trovare il giusto ritmo partita. Alcune scelte tattiche non hanno pagato, il cambio sistematico sul pick and roll che loro avevano preparato come strategia difensiva non è stato attaccato con la giusta pazienza. Analogamente lo si può dire di alcune letture al momento in cui in campo avevamo i 4 piccoli: nei fatti si è tradotto in un grave svantaggio a rimbalzo, ma quando li abbiamo messi dentro il problema impellente era sbloccare l'attacco, volevamo creare una situazione non speculare e sfruttare la velocità dei nostri piccoli. Peccato che, nel momento della rimonta, ci abbiano tradito i liberi, com'era avvenuto contro lo Sport Junior 2000 nella prima giornata. Cerchiamo di trarre da questa sconfitta, che ci amareggia molto, il massimo insegnamento, considerando il valore dell'avversario incontrato: cerchiamo di arrivare al massimo livello e da qui possiamo capire che cosa ancora ci manca".