Amatori, che partenza!
Tutto ha inizio a giugno 2014 con la fine del campionato: una squadra decimata dagli infortuni affronta in semifinale di Europa League del UISP l'Erudecho. La partita parte male: 8-0 per gli avversari. I ragazzi lottano, rientrano in partita ma perdono: 3º posto. Tanta delusione ed amarezza ma si guarda avanti. Riunione di squadra e pianificazione per l'anno successivo. Tanto affetto in questo gruppo e molta voglia di rimanere squadra. Però gli infortuni ci sono e sono importanti (ginocchia in particolare: legamenti lesionati o rotti) e gli impegni extra-basket sono in alcuni casi inevitabili ed hanno la precedenza: salute, famiglia, lavoro.
Ci si conta e si è in pochi. Lo zoccolo duro c'è e ha voglia di continuare, chi non può giocare il campionato si offre di fare lo sparring partner per l'allenamento e tutti si attivano per cercare giocatori.
La squadra in questi anni ha trasmesso una immagine positiva di sé e sono anche molti i giocatori a contattare il gruppo per chiedere di farne parte. Ci si allena fino a luglio anche con 20 persone in palestra per cercare di capire chi effettivamente possa fare parte della squadra. Perché la squadra è simpatica e divertente ma è squadra vera con regole, disciplina e gestione di un certo tipo. Lo zoccolo duro è infatti convinto che per giocare in 5 con un pallone bisogna mettersi un po' d'accordo ed autoregolarsi; altrimenti ognuno si porta il proprio pallone da casa e si gioca da soli...
E si arriva a settembre: a chi è piaciuto il sistema entra in squadra, invece con chi non ha capito la filosofia del gruppo ci si saluta.
Oggi la squadra è composta da: 13 giocatori disponibili per le partite (4 nuovi ed 1 gradito ritorno); 3 giocatori (tutti volti super noti) che si allenano col gruppo ma non possono affrontare la fisicità di un campionato, 3 ragazzi (tutti volti notissimi) che cercano di risolvere la loro situazioni personali (infortuni) per potersi unire al gruppo il più presto possibile ed 1 ex-giocatore/allenatore. Durante l'anno ovviamente ci saranno sottrazioni (a brevissimo un ragazzo partirà per insegnare agli americani come si fanno i tortellini) ed addizioni (i rientri dagli infortuni speriamo il prima possibile).
Ad oggi è evidente a tutti che un gruppo così affiatato e compatto non si era mai creato. Una distribuzione di responsabilità, tiri e punti così equilibrata non c'era stata negli anni precedenti. E le vittorie sono frutto di questo.
È vero che molte squadre forti sono ancora da affrontare ma se queste sono le premesse la fiducia è massima: "rispetto di tutti, paura di nessuno" o come preferisce la squadra "paura di tutti, rispetto di nessuno" perché la squadra è così: svitata, ignorante, sudata, pazza ma è squadra sul serio.
Resoconti partite giocate
Pol.Lame-Azzikamari 76-47
Già alla fine del primo quarto i ragazzi si portano sul +12. Nel secondo periodo si fanno recuperare e vanno a riposo sul +6. Poi dal terzo quarto cambiano passo e allungano fino a chiudere la partita.
Erudecho-Pol.Lame 47-58
Partita fisica è tosta. I ragazzi partono bene e non si fanno intimorirei dalla zona 3-2 avversaria. Vanno al riposo sul +16. Poi manca quel pizzico di cattiveria per chiudere la partita e si fanno recuperare fino al 40-46 a 8 minuti dalla fine della partita ma a quel punto si ritrovano e la chiudono.
Pol.Lame-Santo Stefano: 73-67
Partita ondivaga: -11 nei primissimi minuti iniziali (2-13); sorpasso e +13 (38-25), poi parziale ospite di 13 a 0 e pareggio 38-38.
Ospiti che allungano nel finale (anche +8) ma che vengono riacciuffati con un paio di tiri ignoranti a 28" e 4" dal termine. 59 pari: overtime. I ragazzi sembrano in palla e segnano subito 61-59 ma gli ospiti acciuffano due rimbalzi offensivi e mettono la testa avanti 61-63. Poi si ingrana la marcia giusta e si allunga: 73-67 punteggio finale.
Venerdì prossimo appuntamento alle Rosa Luxemburg per uno scontro al vertice con l'Elleppi. Mancheranno almeno 2/3 giocatori importanti ma alle individualità si sostituirà la squadra!
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