Coronavirus: il Comune di Bologna vieta l’utilizzo degli impianti al chiuso
Questa la nota ufficiale diffusa dal Comune di Bologna.
Nel rispetto del Dpcm 24 ottobre 2020 e delle circolari applicative, è vietato
l’utilizzo degli impianti sportivi pubblici al chiuso, comprese le piscine e le
palestre scolastiche per le attività extracurriculari. È consentito utilizzare
gli impianti solo dove è possibile l’attività motoria e sportiva all’aperto,
rispettando il distanziamento e le norme di contenimento del coronavirus. Il
divieto di utilizzo degli impianti, eccetto negli eventuali spazi all’aperto, è
contenuto in un’ordinanza firmata dal Sindaco di Bologna
Virginio Merola.
“Si tratta di un provvedimento in linea con la necessità di limitare gli
spostamenti delle persone per evitare la diffusione del contagio – afferma
Matteo Lepore, assessore allo sport del Comune di Bologna –. Ho condiviso
questa decisione con gli Enti di promozione sportiva e con le società
interessate, e per venire incontro alle loro giuste richieste di aiuto in
questa difficile situazione abbiamo deciso di varare una serie di provvedimenti
per sollevarli dai costi di contribuzione fino alla fine dell’anno e sospendere
la richiesta di pagamento per il 2019”.
L’Amministrazione comunale sta infatti mettendo in atto misure per sostenere le
famiglie e le società sportive. Entro l’inizio di dicembre saranno erogati i
voucher sport, un sostegno concreto per le famiglie con fasce di reddito
medio-basse che hanno iscritto i propri figli ad attività sportive. Sono
arrivate 750 domande: nel corso delle prossime settimane verranno analizzate e
si stilerà la graduatoria. È allo studio la possibilità di redistribuire le
risorse residue dei voucher sport, messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna,
alle società sportive.
Verranno inoltre predisposti gli atti amministrativi affinché siano sospesi i
pagamenti da parte delle società sportive che gestiscono le palestre
scolastiche, rispetto alle attività della stagione 2019-inizio 2020 (ossia fino
allo stop imposto il 17 febbraio 2020). Il provvedimento sospenderà di fatto il
pagamento da parte delle società di circa 250.000 euro in tutto. A questo si
aggiunge poi lo stop al pagamento delle medesime quote di contribuzione da
parte dei gestori delle palestre scolastiche dall'inizio delle attività
(settembre 2020) fino al 31 dicembre 2020.